Karen Swan torna in libreria con un romanzo perfetto per il periodo natalizio: “Una festa da sogno”, edito da Newton Compton Editori. Ma oltre il titolo allegro e un po’ ingannatore, c’è molto di più…
Titolo: Una festa da sogno
Autrice: Karen Swan
Casa Editrice: Newton Compton Editori
Genere: Romance contemporaneo
Prezzo: € 5.99 in versione ebook
Data di uscita: 30 Luglio 2020
Pagine: 288
Finale: Autoconclusivo
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Trama
Il maestoso castello di Lorne, arroccato sulle scogliere nel sud dell’Irlanda, appartiene alla famiglia di Ottie, Pip e Willow da secoli. Nessuno avrebbe potuto aspettarsi che, alla morte di Sir Declan, nella spartizione dell’eredità il castello sarebbe stato destinato a Willow, la più piccola. Ottie e Pip sono senza parole: perché proprio a lei? Tre anni prima, infatti, per un motivo che nessuno conosce, Willow ha lasciato la città per trasferirsi a Dublino, giurando che non sarebbe mai più tornata. Come se non bastasse, Willow ha intenzione di vendere il castello, cosa che rattrista Ottie e Pip. Per fortuna l’acquirente, Connor Shaye, ha intenzione di convincere le tre sorelle a dare una festa di addio. E, in una notte magica sulla scogliera, persino i segreti più misteriosi possono tornare alla luce. Ottie, Pip e Willow saranno in grado di lasciarsi il passato alle spalle?
Karen Swan ha una penna precisa, in grado di delineare chiaramente le ambientazioni e le scene, specie quelle familiari. Questi elementi, che già avevo notato e apprezzato nel suo romanzo “Il segreto di Parigi” (che consiglio!), sono presenti anche in “Una festa da sogno”. Il romanzo, con la sua atmosfera di Natale, è intenso, ricco di personaggi particolari e di avvenimenti.
“Sembrava più una rivoluzione che un’evoluzione, un rifiuto delle sue origini, della ragazza di campagna che era stata una volta, per qualcosa di totalmente nuovo: più patinato, più elegante, migliore”
Ho apprezzato in particolar modo le dinamiche familiari che la Swan ha messo in campo con questa storia e il fatto che le tre sorelle, per quanto unite, non siano troppo “zuccherose” tra di loro: si comportano in modo realistico, anche duro l’una con l’altra. Sono tre personaggi molto diversi tra loro, con caratteri e storie quasi opposti.
“sì, il dolore ci dice quando qualcosa va male e va evitato. ma è anche ciò che ci dice che siamo vivi. è segno della nostra vitalità. mi spaventa di più l’idea di non provare sensazioni: apatia e torpore mi terrorizzano.”
Sebbene si percepisca inizialmente un focus su Willow, figura narrativamente centrale, la storia è ben bilanciata per dare spazio anche a Ottie e Pip. Devo dire che a modo loro ho apprezzato tutti e tre le sorelle Lorne, forse con una leggera propensione per la fragilità di Ottie e la ribellione ostinata di Pip. Mi è dispiaciuto, infatti, che la storia di quest’ultima sia stata un po’ liquidiata verso la fine, ma chiaramente non ci si poteva dilungare oltre.
Tra i personaggi maschili, tutti abbastanza interessanti, Ben è quello che ha catturato maggiormente la mia attenzione, anche per il tipo di pensiero di cui si fa portatore (la citazione qui sopra è proprio di questo personaggio).
“vuole tenerti qui, ad aspettare lui. non vuole che tu vada nel mondo, libera, a fare quello che invece dovresti fare e ciò coltivare il tuo talento.”
Volendo concludere, “Una festa da sogno” è un romanzo che bilancia bene le tante figure messe in campo. In favore della narrazione c’è anche la bella atmosfera natalizia e l’ambientazione del tutto (il castello di Lorne), che aggiunge un pizzico di magia allo scorrere delle pagine. Sicuramente una lettura piacevole e che incuriosisce, specie per i tanti segreti che si nascondono sotto la facciata sorridente e spensierata della famiglia Lorne.
Fran